Donazione Salesi di Ancona

EFFETTUATA LA DICIASSETTESIMA DONAZIONE

IN MEMORIA DI YLENIA UN DONO PER IL SALESI

La famiglia Morsucci ha perso la figlia a 18 anni nel 2008 per una leucemia: «Voleva fare il medico, la ricordiamo facendo solidarietà»

Ylenia Morsucci aveva 18 anni, giocava a pallavolo indossando la maglietta numero 15 e aveva il pallino della solidarietà e dell’aiuto verso chi soffre, in particolare i bambini. La giovane falconarese sarebbe diventata un medico, ma i suoi sogni di adolescente sono stati stroncati nel giro di pochi giorni da una leucemia fulminante. Oggi avrebbe avuto 30 anni e probabilmente sarebbe stata in corsia nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Salesi: «Voleva seguire quella specializzazione e purtroppo una malattia del sangue ce l’ha portata via.

La donazione che stiamo presentando al reparto diretto dalla dottoressa Paola Coccia risponde anche ad una necessità che ci lega alla nostra Ylenia e alla sua volontà». Renata Rossetti e Maurizio Morsucci sono i genitori di Ylenia, scomparsa il 13 ottobre del 2008. La perdita di una figlia, specie nell’età dell’adolescenza, lascia ferite non rimarginabili, eppure sono riusciti a tramutare il loro dolore in un percorso virtuoso di solidarietà, lungo il solco tracciato proprio dalla 18enne.

Pochi mesi dopo la tragedia, il 19 febbraio 2009, i genitori della ragazza – e con loro il fratello di Ylenia, Loris, e sua moglie Francesca Ridolfi, anch’essa medico – hanno creato la onlus dedicata proprio a Ylenia Morsucci: «Ci siamo messi al lavoro, una missione per noi pensando a cosa Ylenia avrebbe voluto da noi – spiegano i Morsucci –. In undici anni di attività abbiamo fatto campagne di raccolta fondi, organizzato iniziative culturali, sportive e così via col solo obiettivo di reperire risorse da dedicare alla sanità locale. Per noi è stato uno sprone, come a dire ‘non lo puoi fare tu, lo facciamo noi per te’. Nel complesso abbiamo tirato su e donato apparecchiature e materiali per una valore di circa 250 mila euro, tutto in trasparenza, mettendoci solo l’impegno e il volto, ma avendo dietro tante persone che ci vogliono bene.

La donazione fatta proprio in questi giorni al Salesi è molto importante perché ci avvicina al reparto dove Ylenia è morta, la ematologia. Qui siamo nella parte pediatrica, ma stiamo lavorando al prossimo progetto che prevede una donazione a favore del reparto per adulti». Una donazione importante a livello tecnico-operativo. Si tratta di un analizzatore dell’emocromo, necessario per la conta delle cellule del sangue: «Ci aiuterà moltissimo – spiega la dottoressa Coccia a capo dell’oncoematologia pediatrica –. Avevamo la necessità di avere uno strumento simile per coprire la fascia oraria che va dal pomeriggio alla notte, quando il nostro laboratorio non è in funzione. Fino ad oggi dovevamo inviare i campioni a Torrette, adesso potremmo processarli qui in tempo reale, seguendo la procedura d’urgenza, con una enorme serie di vantaggi. Il nostro reparto ha bisogno spesso di trasfusioni urgenti, specie quando bambini in chemio con globuli bianchi bassi devono essere ricoverati per fare terapia antibiotica e noi, grazie al test rapido, possiamo dare eventuali indicazioni immediate in tal senso. In più potremo usare il sistema cosiddetto micro-metodo, ossia con poche gocce di sangue quando i piccoli pazienti sono anemici e prelevare campioni di sangue, fino a 3 cc non è facile. Adesso abbiamo tutto qui, gli infermieri sono stati sottoposti a training e, ripeto, i tempi di processazione saranno azzerati».

Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di ‘Ospedali Riuniti’, Michele Caporossi: «Attraverso voi Ylenia sta con tutti noi, sempre – ha detto rivolgendosi alla famiglia di Ylenia. Per noi siete la vita».

 

Alcune foto dell’analizzatore donato